giovedì 27 gennaio 2011

Il pane di una volta ( Impasto 1)


Doveva essere una bellissima esperienza anche per i più piccoli partecipare nella produzione del pane!!! A volte rimpiango di non aver potuto vivere a quei tempi. Tuttavia cerco di riviverli a modo mio, riallacciandomi quanto più spesso possibile a quelle straordinarie tradizioni!

mamma Anna

mamma Anna lievito madre

mamma Anna: PANE AL MOSTO D'UVA

mamma Anna: PANE AL MOSTO D'UVA




LIEVITO MADRE E PANE
Dunque... circa dieci giorni fa vi avevo anticipato la mia voglia di riprodurre il lievito madre. Infatti mi sono messa di tutto impegno ed ho iniziato.
Gli ingredienti che ho usato sono i seguenti:
200 gr di farina tipo 0
mezza mela grattugiata
1 cucchiaino di miele
acqua q.b. (quanto basta).
Ho disposto la farian a fontana sulla mia spianatoia, al centro ci ho messo la mela grattugiata, il miele ed ho iniziato ad impastare, quindi ho incominciato a versare un pò di acqua alla volta fino a qaundo non ho ottenuto una bella palla morbida (non liquida!) di pasta.
L'ho messa in una ciotola di vetro coperta con un canovaccio e riposto in un luogo caldo (ca. 20°C) per due giorni. Gli zuccheri si trasformano e producono dei batteri che iniziano la fermentazione.
Dopo due giorni il panetto sarà lievitato circa il doppio della sua dimensione originaria. Di questo panetto ne prendiamo la metà (l'altra metà la buttiamo via, anche se ci dispiace!) e aggiungiamo altrettanta farina (ad es. 100 gr di pasta lievitata + 100 gr di farina) aggiungiamo acqua q.b. e formiamo un'altra palla. La intagliamo a croce, la rimettiamo nella ciotola di vetro coperta da un canovaccio e lasciamo lievitare in un luogo caldo per altre 24 ore. Questo procedimento lo ripeteremo fin quando non notiamo che la lievitazione si abbrevia sempre più fino a metterci solo 4-5 ore (l'ideale sarebbe 3 ore!) All'ultimo impasto possiamo mettere la palla in un vaseto di vetro a chiusura ermetica e riporre nel frigorifero.
Ricordiamoci di rinfrescare la nostra pasta acida almeno ogni 4-5 giorni, aggiungendo tanta farina quanto pesa il lievito. La pasta acida o lievito madre è pronto per essere utilizzato per produrre il nostro bel pane fatto in casa. Noterete che il sapore è completamente diverso da quando si usa il lievito di birra. Sa prorpio di pane!!!
Ed ecco il mio pane!

mercoledì 19 gennaio 2011

Come è dura con i figli!!!
Oggi mi sono arrabbiata non poco con i miei figli. All'una vado a prendere Christian a scuola, dunque arriva anche Luigi accompagnato da Marta. Oggi ero particolarmente trafilata: sono dovuta andare in centro a prendere una ricetta medica per la mia solita visita antalgica, poi ho fatto un'ora di fila in posta per pagare i soliti bollettini, quindi mi sono fermata in edicola a comperare un gioco per pc per Luigi e chiedere se fosse arrivato anche il dvd della Pimpa per Daniele. Mi sono fermata al negozio che vendeva tutto a 1,2,3,4,5 euro e mi sono comperata un mascara, un paio di orecchini e una spazzola nuova (6 euro in tutto!!!). Infine mi sono fermata al totem del Comune a ritirare dei buoni mensa per Christian. Perchè tutto questo? Bhè l'impegnativa mi serve per prenotare la mia visita... e fin qui ci siamo! In posta, ahimè, volente o nolente ci dovevo andare per forza viste le scadenze incombenti! Poi il momento di svago!... per così dire. Punto 1. L'edicola: ogni mattina sento l'amico di Luigi parlare di giochi, che è andato a cas di un suo amico a giocare a quel tale gioco, parla sempre di qualcosa che ha fatto lui da solo o insieme a qualche amichetto. Luigi è sempre in silenzio. Così la'ltro giorno gli ho comprato un bel gioco per pc, ma non ho badato ai requisiti di sistema, che invece volevano una scheda 3D che il nostro pc non supporta! Apriti cielo! E' diventato una vipera sull'orlo di una crisi di nervi. Ho cercato di risolvere il problema in qualche modo, ma alla fine mi sono dovuta arrendere all'evidenza, ho dovuto eliminare il gioco dal computer, che ne era rallentato incredibilmente. Sconfortato ha rigiocato al suo solo gioco. Martedì: giorno di pranzo amensa per Christian, che così può divertirsi di più con i suoi amici, ma io mi ero completamente dimenticata il giorno prima di provvedere all'acuisto dei buoni. Apriti cielo anche in questo caso: è stato con il broncio per due giorni! Eccoci arrivati ad oggi. Stamane in auto si ripete la solita tiritera del suo amico che gioca al computer con un nuovo gioco e Luigi che ascolta in silenzio. Così decido che dopo essere andata in posta avrei comperato un nuovo gioco per Uiui (Luigi detto dal fratellino Daniele!!!), stando attenta anche ai requisiti di sitema, ovviamente. Ne trovo uno che sicuramente gli paicera: Le conquiste di Alessandro Magno! Mi fermo al totem a comperare i buoni per Christian così accontento tutt'e due. Ora X, l'ora del pranzo. Ho preparato velocemente un piatto di pasta al sugo. Arrivano a casa e accendono subito la televisione. Non mi piace avere la tele accesa durante il pasto (pranzo o cena), ma visto che devono stare fermi per tutta la mattina e Christian anche il pomeriggio, faccio questa concessione. Ma quanto mi irrita fare una domanda e non essere nemmeno ascoltata, oppure dover ripetere in continuazione di mangiare, perchè dopo Christian deve ritornare a scuola. Divento acida. Così dopo averli avvertiti almeno tre volte che se li avessi beccati un'altra volta a dovergli ricordare di mangiare e di non rimanere con la forchetta a mezz'aria con la pasta che cade dalla forchetta, avrei spento la tivù, alla quarta volta mi sono alzata e l'ho spenta! Hanno finito di mangiare e alle meno un quarto alle due (alle due deve essere a scuola!) Christian invita il fratello a giocare un gioco del Tempo trovato nel libro di Geronimo Stilton. Ho lasciato stare, anche se gli ho ricoradato che di lì a poco si sarebbe dovuto preparare per ancdare a scuola. Meno cinque alle due: "Christian preparati che andiamo.".... passa un minuto... "Christian preparati!" Niente... Sequestro il gioco e urlando glil dico di muoversi, perchè altriemnti arriva in ritardo a scuola! Ero talmente irritata! NOn mi ascoltavano per niente: io parlavo letteralmente con il muro! Incredibile! Come se non esistessi! Ma come mi ero adoperata per renderli felici e il risultato è la mia irritazione? E Christian aveva visto che gli avevo preso i buoni e mi aveva anche chiesto se poteva mangiare a scuola il giorno dopo. Io avevo acconsentito, capendo che lui aveva questo desiderio di stare con i suoi compagni di mensa. Ho dovuto dargli una punizione! Non gli ho più concesso di mangiare a scuola domani! Ma non sarebbe stata questa la cosa che avrei voluto. A Luigi, anche lui refrattario ai miei continui inviti a studiare ed essere soprattutto più ordinato, ho dovuto dargli una punizione, anche se lui non lo sà: non gli ho ancora dato il gioco! Infine ci si mette anche il più piccolo, Daniele. Ogni giorno all'uscita dell'asilo, piange e scalcia, perchè vuole tornare presto a casa enon vuole capire che dobbiamo aspettare Christian per andarcene! Volano schiaffi, ma lui li da a me!!!! Qualche mamma si gira esterrefatta. Rossa in viso mi scuso con chi mi guarda e vado in auto ad aspettare Christian! Ma dico... è giusto??? Se aspetto ad andare a prenderlo per avvicinarmi il più possibile all'orario dell'uscita di Christian, Daniele diventa anche più irritabile e faccio fatica a trattenerlo anche a casa. Infatti era così capriccioso che l'ho lasciato vicino alla macchina a casa, insieme al fratello, dicendogli che se voleva salire poteva salire da solo! Come ero irritata, arrabbiata e anche sconfortata... Tutti i miei sforzi dove vanno a finire??? Non sono capace di farmi rispettare??? Non intendo quel rispetto ossequioso di un tempo, quello non lo voglio. Cerco di avere un dialogo aperto con i miei figli, di mostrargli con i fatti cosa bisogna fare e cosa non bisogna fare, come comportarsi con il lavoro, come affrontare le problematiche e quali soddisfazioni derivano da questi sforzi. Evidentemente da qualche parte sbaglio. Forse sono troppo tenera, forse concedo troppo, forse... non lo sò! Frose dovrei smettere di parlare e passare ai fatti, impormi senza compromessi, non premiare al primo successo, ma spettare la costanza delle azioni. Quanto è difficile il mestiere del genitore, soprattutto quando la maggior parte del tempo manca una delle due figure. Credo che molta della responsabilità sia la mia, proprio perchè sono io che ci sto più a contatto! Non sò più niente! Mi piacerebbe solo sapere se c'è qualcuno che ha i miei stessi problemi! Io adoro i miei figli e voglio solo la loro felicità, ho sofferto troppo da piccola e vorrei trasmettere loro più serenità di quella che ho vissuto io. Ne sarò capace?

venerdì 14 gennaio 2011


A CENA CON...



AAAAhhhhhhh!!!!Oggi venerdì, il fine sttimana si sta avvicinando. Stasera io e mio marito abbiamo deciso di prenderci una serata tutta per noi. Andremo a cena fuori. Sono curiosa di vedere cosa ha in mente Andrea. Dice che vuole cambiare e diventare un pò più romantico, cosa che lui ha completamente perso nel tempo. Già ne era abbastanza carente prima, ma ogni tanto un gesto carino per me lo faceva. Ad esempio mi portava dei fiori. Essendo lui camionista di semafori ne incontra durante il giorno e qui trova sempre quelli che vendono mimose o rose. E' vero che li regalava a me e poi li riprendeva e li regalava anche alla madre, ma intanto l'intenzione era buona. Ora è sempre burbero, bestemmia in continuazione, odia qualsiasi programma di intrattenimento o i film d'amore, sentimentali, quanto meno! Sembra un vecchio bacucco ostile e rabbioso. Glielo ho detto e lui ha ammesso che sbaglia, ma lamenta da parte mia una eccessiva dedizione ai bambini e alla casa, trascurando me e lui come coppia al di là del nostro ruolo di genitori. Effettivamente devo ammettere che ha ragione, anche io voglio potermi preparare ed uscire in completa tranquillità senza lo stress di dover stare dietro ai bambini e dire loro continuamente come devono comportarsi in un luogo pubblico. Accompagnare il più piccolo in continuazione in bagno ed imboccarlo a tavola. Un momento solo per me e mio marito, per me donna e lui uomo, sentirci vivi come persone in quanto tali. Credo che solo così potremmo essere anche più sereni in famiglia. Ritagliarci un piccolo spazio solo per noi, ogni tanto, non sempre, ma ogni tanto sì. Pertanto stasera è la nostra prima uscita dopo tanto, tanto, tanto tempo.

Per i bambini ho pensato di organizzare una serata speciale anche per loro, così che anche per loro possa essere un momento particolare quella sera che noi non ci siamo. Andremo a prendere un film alla videoteca, che potranno scegliersi loro, poi per cena prenderò delle pizze che taglierò a fette e farò dei tramezzini tonno, maionese e cipolline, di cui loro ne vanno matti; infine da bere thè e cola a fiumi. Sarà un momento di trasgressione anche per loro!!! Li lascerò da soli, più o meno: i due più grandi faranno anche da beby sitter al più piccolo, dietro una piccola ricompensa in denaro, magari così non faranno troppi casini in casa. In ogni caso c'è il supervisore, ossia mia suocera, che nolente o dolente (per i bambini ovviamente) avrà questo compito. Purtroppo dovrò dare delle istruzioni anche a lei, altrimenti romperà le scatole in continuazione ai bambini, i quali la prossima volta non saranno tanto contenti della proposta mia e di Andrea. Lei è troppo patetica ed apprensiva, allora cerca di impedire ai bambini di divertirsi. Loro potranno giocare e vedere il film scelto quanto vogliono. Non ostacolandoli eccessivamente lor sapranno organizzarsi bene... ho fiducia in loro. Ho dei bambini stupendi! Solo... non parlate a loro di compiti, là e guerra aperta... ma questo è un altro argomento. Fatemi un bel in bocca al lupo!!!

lunedì 10 gennaio 2011

RITORNO ALLA NORMALITA'!!??
Dopo quindici giorni divisa tra ospiti e compiti per le vacanza lentamente eseguiti, dopo innumerevoli raccomandazioni e minacce, le fatidiche feste di Natale sono terminate. Non sò se esserne sollevata o triste. Mi piaceva avere i miei terribili vandali per casa ed ora la tranquillità ed il silenzio della giornata quasi mi annoia. Sono ripiambata anche io nel routin della quotidianità, divisa tra il bucato, la spesa, la cucina ed i lavori domestici. Inoltre ci si è messo anche il tempo a dare man forte alla noia. Volevo approfittare per portare un pò il cane a spasso, passegiare un pò per l'aria fresca e rigenerarmi. Ma piove, piove sempre, piove continuamente, accompagnata da una nebbia fitta e bagnata. Sì bagnata, quando ci si passa attraverso un leggero velo di umidità si addensa sulle giacche e appesantendo i cappelli tirati sui capelli frfeschi di parrucchiere. Quest'anno mi sono voluta regalare un cambiamento nel mio look: mi sono fatta la frangetta, ma non per seguire la moda. Non me ne frega niente! E' per un vezzo, per un ritornare bambina. La frangia la portavo da bambina insieme ad un caschetto sempre perfettamente liscio.
Oggi, invece alcuni capelli bianchi iniziano a colorare la mia criniera castana. No, non voglio tingerli, ho la mia età e non voglio negarla. 38 anni! Mi sento giovane e spesso anche bella. Se solo riuscissi a scendere ancora qualche chiletto mi sentirei una favola. Tasto dolente! Mi piace cucina e mangiare, ahimè! Stasera, ad esempio cucinerò fettine di carne alla pizzaiola contornata da una bella insalatina, mentre per i bambini la carne la preparerò impanata che a loro piace di più, con contorno di purè. Anzi sarebbe ora che mi mettessi all'opera. Inoltre devo ricominciare a fare il mio lievito madre. Devo diventare più costante nel rinfresco, ecco perchè voglio ricominciare e... choi la dura la vince! I miei figli, oggi, hanno ricominciato ad andare a scuola, e fortunatamente sembravano contenti, soprattutto Daniele, quello più duro a voler andare all'asilo. Era contento di rivedermi e mi ha bbracciato forte forte. Luigi e Christian, invece non vedevano l'ra di raccontarmi il loro primo giorno di ritorno a scuola post vacanze natalizie. Intanto a casa nostra troneggia ancora l'albero di Natale nell'ingresso della cucina accompagnato da un presepe quasi del tutto disfatto, poichè i pastori hanno fatto su e giù per le colline da inzio dicembre fino ad oggi. Così mi ritrovo con una baldassare decapitato e pecore sparpagliate ovunque, soprattutto sotto il divano e le poltrone. Ma così va bene e ne sono contenta!