mercoledì 19 gennaio 2011

Come è dura con i figli!!!
Oggi mi sono arrabbiata non poco con i miei figli. All'una vado a prendere Christian a scuola, dunque arriva anche Luigi accompagnato da Marta. Oggi ero particolarmente trafilata: sono dovuta andare in centro a prendere una ricetta medica per la mia solita visita antalgica, poi ho fatto un'ora di fila in posta per pagare i soliti bollettini, quindi mi sono fermata in edicola a comperare un gioco per pc per Luigi e chiedere se fosse arrivato anche il dvd della Pimpa per Daniele. Mi sono fermata al negozio che vendeva tutto a 1,2,3,4,5 euro e mi sono comperata un mascara, un paio di orecchini e una spazzola nuova (6 euro in tutto!!!). Infine mi sono fermata al totem del Comune a ritirare dei buoni mensa per Christian. Perchè tutto questo? Bhè l'impegnativa mi serve per prenotare la mia visita... e fin qui ci siamo! In posta, ahimè, volente o nolente ci dovevo andare per forza viste le scadenze incombenti! Poi il momento di svago!... per così dire. Punto 1. L'edicola: ogni mattina sento l'amico di Luigi parlare di giochi, che è andato a cas di un suo amico a giocare a quel tale gioco, parla sempre di qualcosa che ha fatto lui da solo o insieme a qualche amichetto. Luigi è sempre in silenzio. Così la'ltro giorno gli ho comprato un bel gioco per pc, ma non ho badato ai requisiti di sistema, che invece volevano una scheda 3D che il nostro pc non supporta! Apriti cielo! E' diventato una vipera sull'orlo di una crisi di nervi. Ho cercato di risolvere il problema in qualche modo, ma alla fine mi sono dovuta arrendere all'evidenza, ho dovuto eliminare il gioco dal computer, che ne era rallentato incredibilmente. Sconfortato ha rigiocato al suo solo gioco. Martedì: giorno di pranzo amensa per Christian, che così può divertirsi di più con i suoi amici, ma io mi ero completamente dimenticata il giorno prima di provvedere all'acuisto dei buoni. Apriti cielo anche in questo caso: è stato con il broncio per due giorni! Eccoci arrivati ad oggi. Stamane in auto si ripete la solita tiritera del suo amico che gioca al computer con un nuovo gioco e Luigi che ascolta in silenzio. Così decido che dopo essere andata in posta avrei comperato un nuovo gioco per Uiui (Luigi detto dal fratellino Daniele!!!), stando attenta anche ai requisiti di sitema, ovviamente. Ne trovo uno che sicuramente gli paicera: Le conquiste di Alessandro Magno! Mi fermo al totem a comperare i buoni per Christian così accontento tutt'e due. Ora X, l'ora del pranzo. Ho preparato velocemente un piatto di pasta al sugo. Arrivano a casa e accendono subito la televisione. Non mi piace avere la tele accesa durante il pasto (pranzo o cena), ma visto che devono stare fermi per tutta la mattina e Christian anche il pomeriggio, faccio questa concessione. Ma quanto mi irrita fare una domanda e non essere nemmeno ascoltata, oppure dover ripetere in continuazione di mangiare, perchè dopo Christian deve ritornare a scuola. Divento acida. Così dopo averli avvertiti almeno tre volte che se li avessi beccati un'altra volta a dovergli ricordare di mangiare e di non rimanere con la forchetta a mezz'aria con la pasta che cade dalla forchetta, avrei spento la tivù, alla quarta volta mi sono alzata e l'ho spenta! Hanno finito di mangiare e alle meno un quarto alle due (alle due deve essere a scuola!) Christian invita il fratello a giocare un gioco del Tempo trovato nel libro di Geronimo Stilton. Ho lasciato stare, anche se gli ho ricoradato che di lì a poco si sarebbe dovuto preparare per ancdare a scuola. Meno cinque alle due: "Christian preparati che andiamo.".... passa un minuto... "Christian preparati!" Niente... Sequestro il gioco e urlando glil dico di muoversi, perchè altriemnti arriva in ritardo a scuola! Ero talmente irritata! NOn mi ascoltavano per niente: io parlavo letteralmente con il muro! Incredibile! Come se non esistessi! Ma come mi ero adoperata per renderli felici e il risultato è la mia irritazione? E Christian aveva visto che gli avevo preso i buoni e mi aveva anche chiesto se poteva mangiare a scuola il giorno dopo. Io avevo acconsentito, capendo che lui aveva questo desiderio di stare con i suoi compagni di mensa. Ho dovuto dargli una punizione! Non gli ho più concesso di mangiare a scuola domani! Ma non sarebbe stata questa la cosa che avrei voluto. A Luigi, anche lui refrattario ai miei continui inviti a studiare ed essere soprattutto più ordinato, ho dovuto dargli una punizione, anche se lui non lo sà: non gli ho ancora dato il gioco! Infine ci si mette anche il più piccolo, Daniele. Ogni giorno all'uscita dell'asilo, piange e scalcia, perchè vuole tornare presto a casa enon vuole capire che dobbiamo aspettare Christian per andarcene! Volano schiaffi, ma lui li da a me!!!! Qualche mamma si gira esterrefatta. Rossa in viso mi scuso con chi mi guarda e vado in auto ad aspettare Christian! Ma dico... è giusto??? Se aspetto ad andare a prenderlo per avvicinarmi il più possibile all'orario dell'uscita di Christian, Daniele diventa anche più irritabile e faccio fatica a trattenerlo anche a casa. Infatti era così capriccioso che l'ho lasciato vicino alla macchina a casa, insieme al fratello, dicendogli che se voleva salire poteva salire da solo! Come ero irritata, arrabbiata e anche sconfortata... Tutti i miei sforzi dove vanno a finire??? Non sono capace di farmi rispettare??? Non intendo quel rispetto ossequioso di un tempo, quello non lo voglio. Cerco di avere un dialogo aperto con i miei figli, di mostrargli con i fatti cosa bisogna fare e cosa non bisogna fare, come comportarsi con il lavoro, come affrontare le problematiche e quali soddisfazioni derivano da questi sforzi. Evidentemente da qualche parte sbaglio. Forse sono troppo tenera, forse concedo troppo, forse... non lo sò! Frose dovrei smettere di parlare e passare ai fatti, impormi senza compromessi, non premiare al primo successo, ma spettare la costanza delle azioni. Quanto è difficile il mestiere del genitore, soprattutto quando la maggior parte del tempo manca una delle due figure. Credo che molta della responsabilità sia la mia, proprio perchè sono io che ci sto più a contatto! Non sò più niente! Mi piacerebbe solo sapere se c'è qualcuno che ha i miei stessi problemi! Io adoro i miei figli e voglio solo la loro felicità, ho sofferto troppo da piccola e vorrei trasmettere loro più serenità di quella che ho vissuto io. Ne sarò capace?

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